Edizione 2022
«…. L’organo è, ai miei occhi e alle mie orecchie, il re di tutti gli strumenti.» È così che Mozart descriveva, in una lettera al padre, la sua passione per l’organo, lo strumento che per secoli ha ispirato i più celebri compositori, coprendo una storia lunghissima. Lo sconfinato repertorio dedicato a questa ingegnosa macchina musicale arricchisce così anche questa XXI edizione del FOI, prefiggendosi di portare all’ascolto del grande pubblico anche brani inediti o meno conosciuti. La presenza di artisti accreditati, protagonisti delle scene internazionali più rinomate, ci consentirà di proporre programmi tematici ideati secondo le fattezze sonore e tecniche dei diversi organi presenti nel territorio della diocesi di Senigallia.
L’inaugurazione, Giovedì 21 Luglio all’organo Pinchi op. 422 della Chiesa del Portone, è affidata a Ludger Lohmann, raffinatissimo organista tedesco, considerato uno dei più importanti interpreti al mondo. Vincitore di prestigiosi concorsi internazionali, tra gli altri il concorso ARD Monaco di Baviera del 1979 e il Grand Prix di Chartres del 1982, è un concertista di fama mondiale ma anche insigne studioso e grande didatta. Ha tenuto concerti e masterclass in Europa, Giappone, Corea, America del Nord e del Sud, e da alcuni anni dedica i suoi interessi di ricercatore ai problemi di esecuzione della musica romantica, nel progetto di studi organologici presso l’università di Göteborg, Svezia. Il programma proposto da Lohmann ruota attorno allo sviluppo della Fantasia, composizione strumentale assai libera, nata nel ‘500 e originariamente destinata a strumenti a tastiera o a pizzico. Inizialmente questo termine poteva indicare sia un pezzo dal carattere brillante, sia un brano liberamente imitativo in stile contrappuntistico. All’inizio del Settecento la Fantasia subirà delle trasformazioni formali, assumendo caratteristiche che tuttora conserva, quelle cioè d’un brano libero, indipendente da schemi fissi, senza sviluppi tonali obbligati, senza ritmi tipici. Partendo dalla scuola organistica del nord Europa, Lohmann affiancherà alla Fantasia di fine Cinquecento del compositore inglese William Byrd, un brano contemporaneo dell’organista e compositore austriaco Franz Danksagmuller. Il programma si concluderà con la celebre Fantasia e Fuga in sol BWV 542 di Johann Sebastian Bach dove il sublime equilibrio tra bellezza melodica, perfetto contrappunto, stravaganze e modernità armoniche, suggella l’evoluzione di questo modello compositivo verso la più ampia invenzione. La Fuga, basata su una melodia popolare olandese e nata probabilmente come una improvvisazione, presenta in alternanza un dialogo fra Tutti e Soli, in un continuo crescendo tecnico e musicale.
Il secondo appuntamento, Giovedì 28 Luglio, sempre alla Chiesa del Portone, vedrà protagonista Roberto Marini, considerato dalla critica «…organista dalle grandi qualità virtuosistiche e musicali, raffinato interprete del repertorio romantico, tardo-romantico e moderno» Tra i suoi riconoscimenti più importanti ricordiamo l’incisione per l’etichetta Fugatto dell’opera completa per organo di Max Reger in 17 CDs, evento musicale che non ha precedenti nel panorama mondiale e che gli è valso un unanime riconoscimento dalla stampa internazionale. L’organo tra barocco e sinfonismo è il titolo del programma con cui Marini affronterà, attraverso un excurscus storico da Bach a Kreisler, brani virtuosistici in una varietà di forme e di autori di area francese e tedesca.
Ultima tappa del mese di Luglio, Domenica 31, sarà a Corinaldo nella Chiesa di San Francesco con il duo Wladimir Matesic (organo) ed Ester Ferraro (mezzo soprano). Con centinaia di concerti in Italia, Francia, Spagna, Svizzera, Austria, Germania, Olanda, Inghilterra, Slovenia, Croazia, Polonia, Lettonia, Finlandia e Giappone, Matesic è un apprezzato interprete di un vasto repertorio della musica organistica, oltre che stimato improvvisatore. Docente presso il conservatorio “Frescobaldi” di Ferrara, Matesic eseguirà brani solistici del tardo romanticismo tedesco (Siegfrid Karg-Elert) e francese (César-Auguste Franck, Camille Saint-Saëns, Eugène Gigout) che ben si sposano alle caratteristiche timbriche dell’organo Mascioni. Assieme alla giovanissima Ester Ferraro, più volte premiata in concorsi nazionali ed internazionali, ascolteremo due acclamati brani tratti dallo «Stabat Mater» del marchigiano Giovanni Battista Pergolesi. A conclusione del programma il duo Matesic-Ferrero eseguirà due toccanti brani di Maurice Duruflé. Notre pére inizialmente pubblicato per voce e organo nel 1977, e successivamente (1978) per un coro a quattro voci a cappella, è l’ultima composizione di Maurice e dedicata a sua moglie, Marie-Madeleine Duruflé. Il Pie Jesu, brano di massima intensità e suggestione, è invece tratto dal «Requiem», un capolavoro unico nel suo genere perché rappresenta l’affascinante e significativo incontro tra due mondi apparentemente lontani; in esso, infatti, Duruflé è capace di coniugare mirabilmente gli antichi canti gregoriani della Messa per i defunti con il linguaggio novecentesco vicino allo stile musicale francese di Debussy, Fauré e Ravel.
Con il quarto concerto della rassegna, Giovedì 11 Agosto, ascolteremo la voce dell’imponente organo Bazzani del 1856 della Chiesa dei Cancelli a Senigallia. Daniele Ferretti, poliedrico musicista piemontese, diplomato in organo, pianoforte, composizione e direzione d’orchestra, ci propone un programma in cui l’organo verrà trattato come una vera orchestra, sfruttando tutte le sue innumerevoli combinazioni timbriche. Come compositore e arrangiatore, Ferretti è stato premiato in concorsi e corsi internazionali dai maestri (premi Oscar) Luis Bacalov e Ennio Morricone; come compositore è attivo in ambito sacro (ed. Carrara - Bergamo), teatrale (Asti teatro 33), discografico (Sony BMG, EGEA) e cinematografico (autore colonna sonora film “Zoè” di Giuseppe Varlotta). Dalle trascrizioni dei celeberrimi concerti vivaldiani, Ferretti affronterà il genere della sinfonia d’opera con l’esecuzione di brani di Ferdinando Provesi (ricordato in particolare per essere stato tra i primi insegnanti di musica di Giuseppe Verdi) Gaetano Donizetti, Johann Simon Mayr (uno dei maggiori operisti in Europa tra l’ultimo decennio del Settecento e il primo dell’Ottocento e maestro di Donizetti). Assieme a questi operisti italiani ascolteremo anche due composizioni dei marchigiani Pietro e Giovanni Morandi, entrambi organisti e maestri di cappella presso il Duomo di Senigallia.
Giovedì 18 Agosto torneremo alla Chiesa del Portone con un omaggio a Lorenzo Perosi, esponente principale del Movimento Ceciliano (così chiamato in onore di Santa Cecilia), che si prefiggeva di riformare la musica liturgica con un ritorno al Canto Gregoriano e alla polifonia rinascimentale sottraendola all’influsso del melodramma e della musica popolare. Ammirato e ben voluto da molti compositori dell’epoca (Mascagni, Massenet e Giordano solo per citarne alcuni), Perosi diventa Direttore Perpetuo della Cappella Sistina a soli 26 anni, per volere di Leone XIII. Nella sua enorme produzione trovano spazio anche molti brani strumentali, tra cui un buon numero di lavori organistici, scritti soprattutto per scopo liturgico e in occasione dei numerosi collaudi d’organo a cui veniva spesso invitato in qualità di esecutore. Manuel Canale giovane organista vicentino, appassionato esecutore e ricercatore della musica sacra dell’Ottocento, si dedica da anni alla ricerca di questo repertorio in biblioteche nazionali e internazionali. È ideatore e curatore della collana “Documenti ottocenteschi sull’organo italiano” con cui porta alla luce e fa conoscere testi di autori poco noti. Canale sarà affiancato dal bravissimo soprano Alessandra Borin, attrice, scrittrice e regista che si esibisce in prestigiose rassegne e manifestazioni culturali in Italia e all’estero.
Domenica 21 Agosto ci sposteremo nella magnifica Abbazia di Chiaravalle per ascoltare il duo Marco Arlotti (organo) e Michele Santi (tromba barocca e cornetta) con un programma che spazierà dalle musiche delle corti barocche al virtuosismo della Cornetta romantica nelle trascrizioni verdiane a cura di Jean-Beaptiste Arban. Accanto alle musiche per duo, Marco Arlotti, interprete assai esperto della letteratura organistica italiana e titolare della cattedra di Organo presso il conservatorio “G. Martini” di Bologna, eseguirà dei brani per solo organo del celebre Giovanni Morandi, come la Marcia di San Pio IX, dove verranno messe in risalto gli sgargianti timbri del neo restaurato organo di scuola veneta Nacchini-Callido. Michele Santi, fondatore dell’Ensemble Ottoni Romantici (quartetto d’ottoni specializzato nel repertorio ottocentesco eseguito con strumenti originali) utilizzerà una tromba Barocca R. Egger (copia di Johann Leonhard Ehe II, Norimberga, fine XVII secolo), e una Cornetta a pistoni F. Besson Grand Prix, 1906.
Giovedì 25 Agosto, di nuovo alla chiesa del Portone, il valenciano Arturo Barba illustrerà un itinerario che, partendo dalla seconda metà del Seicento tedesco, come la ciaccona di Pachelbel, giungerà a brani di compositori viventi di Philip Glass. Un programma davvero spaziale all’insegna della varietà e della vivacità ritmica, in cui il virtuoso e passionale Arturo Barba farà risaltare le innumerevoli risorse tecniche e timbriche dell’organo Pinchi. Tra le novità assolute ascolteremo le Variazioni su un tema di Paganini per Solo Pedale del compositore australiano George Thalben-Ball. Arturo Barba, professore al Conservatorio Superiore di Musica di Valencia, collabora con l’Orchestra di Valencia e con l’Orchestra del Palau de Les Arts Reina Sofía di Valencia, eseguendo l’intero repertorio sinfonico con l’organo sotto la direzione di Zubin Mehta, Fabio Biondi, Michel Plasson, Cristóbal Halffter, James Gaffigan, solo per citarne alcuni.
La rassegna si concluderà Domenica 28 Agosto a Belvedere Ostrense presso la Chiesa di San Pietro Apostolo con un concerto per organo e voce, appositamente confezionato in memoria della Signora Graziella, amante del canto e moglie del Dott. Leopoldo Uccellini, la cui omonima fondazione sostiene e promuove il Festival. I brani proposti formeranno un vero affresco sonoro in cui la mente e lo spirito si apriranno ai colori a tratti accesi e a volte contemplativi degli orditi musicali creati da Händel, Bach, Vivaldi, Morandi e Puccini. Interpreti di questo suggestivo percorso musicale saranno il soprano Marina Bartoli, docente di Musica vocale da camera presso il Conservatorio di Rovigo e di Canto Rinascimentale e Barocco al Conservatorio di Lecce, e Nicola Cittadin, docente di organo al conservatorio di Brescia, che suonerà l’antico organo del 1793 attribuito al costruttore anconetano Vincenzo Montecucchi. Invitato a tenere conferenze e seminari presso i Conservatori di Bologna, Como e Mantova e presso i Conservatori Superiori di Berna e Zurigo e all’Accademia Statale di Musica di Oslo, Cittadin ha terminato con votazione summa cum laude gli studi di dottorato in musicologia applicata al Pontificio Istituto di Musica Sacra in Roma.
Nell’augurare a tutti voi un piacevole ascolto, desidero ringraziare la Fondazione Dottor Leopoldo Uccellini Cavaliere di Gran Croce, sostenitrice e promotrice del FOI; i comuni di Senigallia, Belvedere Ostrense, Chiaravalle, Corinaldo, la Diocesi e la Regione Marche, che permettono di realizzare un programma così ricco di buona musica e di valorizzazione dei pregiati organi marchigiani.
Un sentito ringraziamento ai parroci Don Giuseppe Bartera, Don Giancarlo Cicetti, Don Paolo Gasperini, Don Francesco Savini per la loro preziosa collaborazione nell’ospitare questa rassegna concertistica.
Federica iannella
Direttore Artistico